La torre e le mura rosate svettano ancora. Il castello a Rocca de’ Baldi si interseca bene con gli alti edifici storici che girano attorno alla piazzetta del paese. Un bel lastricato di pietra accoglie qualche panchina, un ampio spazio e numerosi muri che se potessero parlare racconterebbero tante storie. Il colore è un rosa che si perde nel tempo, ma il castello è il più vecchio di tutti. Inizialmente c’era la torre, a merlatura ghibellina, per difendersi dalle invasioni. Poi tutto intorno si sviluppa una bella residenza signorile con il carattere seicentesco con cui si presenta ancora oggi. E nella parte dietro, non visibile dalla piazza, si affaccia sulle montagne con un parco dedicato e ben pulito. Il castello è già pensato come museo di se stesso, i saloni sono stati restaurati nella loro bellezza di un tempo. Al secondo piano poi ospita il Museo storico etnografico “Augusto Doro”, un inno alla cultura contadina di queste terre, che si è arricchito grazie alle donazioni successive. Ora c’è un intero allestimento multimediale da fare invidia ai musei più “blasonati”. L’indice di gradimento, non a caso, è altissimo.
Centro Studi Storico-Etnografici – Museo Etnografico Provinciale “Augusto Doro”